Il Professore dottore Fabio Zanchini medico chirurgo ortopedico
CELLULE STAMINALI PER LA CURA DELLE CARTILAGINI
FIG.5
La Medicina Rigenerativa ed in particolare l’utilizzo delle cellule staminali ha aperto nuovi orizzonti al trattamento della patologia artrosica.
Le cellule staminali sono cellule cosiddette “primitive” e cioè non specializzate. Hanno quindi capacità di auto-rigenerarsi e di differenziarsi in diversi tipi di cellule con funzioni specifiche. Quelle utilizzate in ambito ortopedico si chiamano cellule misenchimali.
Le cellule misenchimali si trovano quasi ovunque nel nostro organismo. I tessuti attualmente utilizzati sono: midollo osseo e tessuto adiposo. Fig.6 e fig 8
Il prelievo delle cellule staminali dal tessuto adiposo è una procedura molto più semplice e meno invasiva di estrazione del midollo osseo. Inoltre, il tessuto adiposo contiene più cellule staminali mesenchimali del midollo osseo. Fig15
La loro azione fortemente antinfiammatoria, antidegenerativa e di stimolazione della produzione di cartilagine, è un’arma per evitare che la malattia artrosica progredisca fino ad arrivare alla necessità di interventi invasivi come la protesi.
L’innesto autologo di ASC (cellule mesenchimali del tessuto adiposo) prevede il prelievo e l’innesto di cellule mesenchimali adipose dal paziente che è contemporaneamente donatore e ricevente.
Come avviene il trapianto di cellule mesenchimali?
L’intera procedura dura circa mezz’ora e viene praticata in regime DAY SURGERY cioè non prevede ricovero post-operatorio.
Il trattamento avviene in 4 semplici fasi:
Prelievo Separazione Attivazione Trattamento
Il prelievo prevede una lipoaspirazione dalla regione addominale di una piccola quantità di tessuto adiposo.fig.10
Le cellule staminali vengono separate dalle cellule di grasso in una macchina centrifuga ad alta velocità. Fig.13
Le cellule staminali isolate vengono poi preparate per il trasferimento ed infiltrate in articolazione fig.14 e 16
E’ vero che prima si fa un’artroscopia?
Solo in alcuni casi nella stessa seduta si pratica un debridement artroscopico (lavaggio articolare). Ha l’obiettivo di rimuovere le cellule infiammatorie, i corpi liberi o gli elementi instabili della cartilagine articolare e meniscali ed eliminare quindi tutti i potenziali elementi di irritazione meccanica.
Quanti trattamenti servono?
È sufficiente una somministrazione unica.
In quanto tempo si torna a camminare?
Immediatamente dopo la terapia. Una volta terminate le infiltrazioni, il paziente può camminare, non ha bisogno di fisioterapia o degenza. Non ci sono particolari restrizioni alle attività anche se è consigliato non esagerare con attività fisica o con carichi.
A volte, il ginocchio si può gonfiare o rimanere dolente per uno o due giorni. Dolore e gonfiore regrediscono spontaneamente.
In quali casi è indicata?
Si deve avere un’età compresa tra i 45 e i 70 anni e una diagnosi di artrosi del ginocchio sintomatica da lieve a moderata; fig.2
non può invece partecipare chi ha subito traumi significativi o operazioni chirurgiche nel corso dell’ultimo anno, tra cui anche protesi del ginocchio o dell’anca, chi soffre di artriti infiammatorie e chi ha subito precedenti trattamenti che agiscono sulla cartilagine o sul metabolismo osseo.fig1
Quali sono i vantaggi?
Scarsa possibilità di rigetto
impossibilità di contrarre malattie infettive da altro donatore
facilità di riassorbimento da parte dell’organismo e tempi di recupero veloci con benefici a medio lungo termine
Dopo quanto tempo si avvertono i benefici?
La rigenerazione tissutale è un processo lungo che avviene e si amplifica nel corso dei primi sei mesi ed è in grado di incrementare progressivamente la funzionalità delle articolazioni.