Le articolazioni che possono essere trattate con terapia infiltrativa con ac. Ialuronico e PRP con ottimi risultati sono:
- Ginocchio
- Anca
- Spalla
- Caviglia
L’acido ialuronico è una sostanza utilizzata per trattare l’artrosi del ginocchio, dell’anca, della caviglia e della spalla.
L’acido ialuronico è presente normalmente nella cartilagine e nel liquido sinoviale e contribuisce alla lubrificazione delle superfici articolari.
Nell’artrosi si assiste ad una degradazione delle cartilagini con una riduzione dell’acido ialuronico che non è più in grado di lubrificare e favorire lo scorrimento.
Esistono però diversi tipi di acido ialuronico a basso – medio - alto peso molecolare, con modalità di somministrazione variabile in relazione al prodotto scelto:
-5 infiltrazioni (una alla settimana)
-3 infiltrazioni (una alla settimana)
-2 infiltrazioni (una ogni 15 giorni)
-1 infiltrazione
Gli effetti richiesti vanno dalla cosiddetta “viscosupplementazione” alla “protesi biologica” ed è solo l’esperienza dello specialista che consente la scelta del prodotto giusto per il singolo paziente
I risultati di tali infiltrazioni sono generalmente molto buoni, ma è di fondamentale importanza la scelta del tipo di acido ialuronico in relazione al grado di usura cartilaginea.
Cosi come va evitata l’infiltrazone in fase acuta dell’infiammazione.
Nell’articolazione dell’anca l’infiltrazione deve essere effetuata eco-guidata. Essendo un’articolazione più profonda l’ecografia permette di essere sicuri di essere penetrati con l’ago in articolazione.
Gel piastrinico o PRP (Platelet Rich Plasma)
E’ un concentrato di piastrine autologhe sospese in una piccola quantità di plasma dopo la centrifugazione del sangue del paziente stesso.
E’ quindi un prodotto di derivazione ematica studiato da numerosi anni, il cui razionale risiede nel fatto che le piastrine rilasciano numerose sostanze che promuovono la riparazione tessutale e modulano l’infiammazione. La capacità delle piastrine di liberare fattori di crescita (TGF, VEGF, PDGF,IGF-1,EGF ecc.), mediano la guarigione del tessuto danneggiato.
La preparazione del PRP consiste nel prelievo di sangue autologo (del paziente stesso) che viene successivamente sottoposto a duplice centrifugazione e concentrato. L’intero processo dura circa 12 minuti, per poi procedere all’infiltrazione intrarticolare.
Ha le seguenti indicazioni:
-infiltrazioni intrarticolari nelle condropatie e nelle artrosi di grado II
-lesioni osteocondrali
-tendinopatie acute e croniche
-lesioni tendinee, pseudoartrosi,osteonecrosi
Gli ottimi risultati di questo trattamento si ottengono esclusivamente se viene effettuato nel paziente in cui ci sia la giusta indicazione e seguendo scrupolosamente le procedure.
E’ importante sapere che dopo il trattamento:
-è necessari riposo per qualche giorno, applicazioni di ghiaccio e limitare l’attività nei successivi 10 giorni
-il fumo ed i FANS (farmaci antinfiammatori) possono influenzare negativamente la risposta dei tessuti al PRP